Ecco la locandina!
Sono tutti smangiucchiati dai miei gatti Tango e Milonga, i miei bambini enciocci che non ci sono più, purtroppo.
Era il 2004 e nasceva l’esigenza di disegnare, fortissima: ho attaccato all’armadio i fogli, e di traverso avevo uno specchio. Ecco.
è sano ed è vita! danzare e pitturare e gioire:
do loro musica
la coperta rossa, un punto di riferimento molto importante,
fiabe, da disegnare o mimare!
una lingua inventata da parlare insieme
colori
china
carboncino
colla
forbici
cartoni e carta
stoffe sottili e
stoffe dure
nastri
bottoni giganti e altro e altro…
I bambin* stanno nella rielaborazione tutta loro di suggestioni appena accennate da me. Riproducono la gioia stessa. Conversano, nascono silenzi preziosi, o momenti di danza e movimenti improvvisati. E quando escono, a volte fanno finta d’essere appena arrivati, e rientrano, per scherzo. Ed io mi inchino, sono grata.
Sì, entrano in pochissimi ( numero max 4 , per i più piccoli num max 3), come “dobbiamo” in questi particolari momenti, e con mascherina, distanza ecc ecc.
MA CI SIAMO!
QUANDO?
Ogni mercoledì pomeriggio 16:30 – 17:30 per i 4-5 anni
Ogni giovedì pomeriggio 17:30 – 18:45 dai 6 anni…in poi
Ogni venerdì pomeriggio. 17:30 – 18:45 dai 6 anni…in poi
Il Laboratorio, cioè me stessa, un’artista, SerenaGioia Zampini, non molla!
La mia arte coincide col mio impegno, che considero “trasversale”: per me significa integrità, senso di responsabilità, senso di giustizia. La mia protesta non è che questo, non so fare in altro modo. E’ il non mollare, è amare e gioire, è provare a dare strumenti per stare bene. E continuare a progettare e non accartocciarmi. Se si ha una passione, questa non finisce. Mai. E come sempre per me, da ogni momento duro, la vita sgorga comunque bellissima!
Lavoro al Lab coi bimbi e spero presto di nuovo con gli adulti, finché me lo permetteranno i Dpcm.
Perché l’arte, anche minuscola, non vista, esiste, da il suo contributo, è forte e sana. Per me è la vita, è passione pura. E non mollo.
Un artista non è mai povero! ( da Il pranzo di Babette).