Chi sono e proposte per adulti e bambini/e al Laboratorio

A confabulare

 

Il laboratorio esiste dal 2008. Lo rappresento, totalmente: sono SerenaGioia Zampini, un’artista e performer indipendente, operatrice di TangoOlistico® (tango terapia metodo Habib), ideatrice dei due metodi Il senso del ritmo e il gesto teatrale-labortango, e di Sentire l’Arte; son inoltre operatrice socio educativa per persone affette da patologie dello spettro autistico. 

Conduco con le suddette metodologie, i miei laboratori di pittura e movimento corporeo per bambini e per adulti. 

Mi contraddistinguono le seguenti caratteristiche:
senso della giustizia, integrità, senso di responsabilità, non impormi ma cercare di far emergere dai partecipanti ai miei laboratori la loro parte creativa, selvaggia, sana, istintiva per poi permettere loro di “ritrovarsi”  in modo migliore con se stessi e con gli altri. Lo studio del carattere fa parte di questo mio lavoro. 

Le sessioni per gli adulti sono: 

  • Sessioni individuali e di gruppo
  • Sessioni per coppie
  • Sessioni per coppie di genitori

di

  • TangoOlistico® (metodo Habib, Gestalt, tangoterapia) unito all’ascolto, basato sullo studio del carattere.
  • Il senso del ritmo ed il gesto teatrale-labortango- e Sentire l’Arte, metodi basati sul sentire, facendo emergere naturalmente, come una sorta di maieutica, la verità che ogni persona ha in sé. Questo, con tecniche artistiche, proponendo suggestioni, con azioni corporee, condivisione, con l’ascolto. Talvolta mettendo in scena tramite il movimento corporeo mini performance, realizzando lavori artistici improvvisati.

Il mio lavoro ha come finalità cercare di dare strumenti per migliorare il benessere personale di chi partecipa. Possono partecipare tutti, non c’è bisogno di saper danzare o altro: tutto è finalizzato al miglioramento della relazione fra sé e sé e con gli altri. 

Ti invito a usufruire dei miei laboratori, in sessione individuale o coppia, in presenza o tramite i miei podcast, proprio perché potrò aiutarti a trovare il modo di prenderti cura di te; e per il tuo benessere a tutto tondo. 

A volta parlare soltanto fa emergere finte problematiche, che nascondiamo per non vedere il vero problema. Sono invece molto utili l’uso della creatività, la musica, il movimento, con le mie tecniche, unite al mio istinto e il mio sentire: posso aiutarti a non fuorviare, a non cadere in vortici a senso unico. A sbloccare insani pensieri, per poi andare libera, libero. 

Imparare a conoscersi aiuta ad individuare dove non si vuole andare, dove sentiamo che non è buono per noi, a discernere, ad accogliere, ad osservare e attendere o ad agire, per far arrivare a noi il cambiamento. Questo lo puoi sperimentare al Laboratorio.

E nessuno cambia per noi. Siamo noi ad avere un atteggiamento diverso nei confronti degli altri, delle cose. Questo è buono, è sano, per ogni essere umano. 

Lo dobbiamo a noi stessi, è un dovere verso la nostra integrità e la nostra salute psicofisica. 

Forza, proviamo a lavorarci insieme, con garbo e bellezza artistica, con gioco e leggerezza ma anche con forza e senza fronzoli; a volte posso essere tranchant, se necessario: non propongo azioni eteree, al mio Laboratorio, superficiali; con i miei metodi siamo coi piedi per terra, saldi e pronti ad affrontare tutto quel che “arriva”, senza evadere. 

Stare nel presente, affrontare ogni giorno come fosse il primo e al contempo avere o ritrovare la progettualità verso il futuro, ritrovare la stima di sé. 

Non risolvo problemi agli altri, nessuno lo può. Provo sì, invece, a darti strumenti affinché tu possa osservarti, conoscerti meglio e poi sarai tu stessa/o a invertire situazioni non buone, a cambiare in meglio, a risolvere. A stare bene. 

Le sessioni per bambini/e sono: 

sessioni individuali e/o di gruppo di

  • Sentire l’Arte (accompagnato dal movimento corporeo e talvolta la realizzazione di mini performance)
  • Compitiripetizioni 

Con i bambini/e i miei metodi di Sentire l’Arte vogliono promuovere la creatività al massimo. Non si copia o ricopia, non si fanno lavoretti di Pasqua o Natale o Halloween. Non mi piacciono e non li posso proporre. Può benissimo farlo qualcun altro. E anche molto bene. Naturalmente utilizzo varie e peculiari modalità e tecniche per il disegno e la pittura: l’approccio che i bambini (ma anche gli adulti) mettono in pratica durate la realizzazione di lavori o danze sono studiate e preparate da me in maniera completa e originale. I miei metodi non sono a caso, anche se l’improvvisazione prende campo! Propongo meraviglie da immaginare, da realizzare. Le sento, le vedo, mi metto nei panni di chi ho davanti. E le emozioni diverse che sfiorano talvolta gli occhi dei bambini/e, un movimento …mi danno anche modo di improvvisare sul momento cosa c’è da fare e cosa evitare. 

Con poche suggestioni qui al Laboratorio i bambini/e potranno sorprendersi, ancora, inventare con poco… o con molto. Imparano dunque a stare in quel che c’è. Sta a loro. Sono solo aiutati da me a non disperdersi, ma anche a “pigrare”, se è il momento, ad essere rapidi se la situazione lo richiede, o godersi la lentezza. Non metto mano, non intimo a fare ciò che vorrei io o i genitori. Li lascio liberi di esprimersi nella realizzazione delle loro opere. E se si tratta di metter in scena una performance, il margine di improvvisazione ci sarà sempre. Un saggio di danza deve aver tutto perfettamente studiato, nei minimi dettagli. È giusto. Non è però la modalità del Laboratorio: il mio metodo è dare altro, propongo l’imperfezione, anche il disordine per sentirsi a proprio agio, non ci sono punizioni, ma si parla di cosa non va, si esorcizzano le paure o i conflitti… con l’Arte. Insegno che non esiste il brutto o il bello. E che non c’è giusto o sbagliato nel realizzare un’installazione o un disegno. Voglio anche però rassicurare i genitori che coi bambini ci sono regole educative da rispettare, ovviamente, sempre. E che la libertà espressiva non significa “faccio come mi pare” tutto. Cerco di trasmettere che i materiali, gli oggetti, le cose degli altri, sono da rispettare, da trattare con cura e amore. Come fossero la loro stessa mano, una parte del loro corpo: non vogliamo certo che si rompa! E che tutto è prezioso, come noi stessi. 

Cerco di trasmettere ai bambini che ogni cosa o persona, in primis sé stessi, va rispettata, che se per tre volte consecutive per esempio, utilizzano gli stessi oggetti per preparare una loro personale installazione, non è sempre uguale o noioso il risultato: sono loro a creare ed inventare un’opera nuova e diversa. È sempre diversa, perché ogni volta è un’altra volta. Una nuova volta. Un nuovo inizio.

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